
Leonardo Angeletti leonardo.angeletti@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Palermo
Progetto di ricerca: Christopher Lasch e l’età del narcisismo. Riflessioni sulla crisi della democrazia e della società contemporanea
Inserendosi nell’ambito della Storia del pensiero politico, il progetto di ricerca si incentra sull’analisi della vita e del pensiero dello storico americano Christopher Lasch (1932-1994), con l’obiettivo di approfondire e comprendere la crisi della democrazia e della società occidentale, valutandone in particolar modo l’impatto nel contesto europeo. Partendo da un’analisi della trasformazione della società contemporanea in una “cultura del narcisismo” – caratterizzata da un individualismo senza precedenti che comporta la formazione di individui, definiti “narcisisti”, chiusi all’interno della loro soggettività –, si osserverà la nascita di nuove élite manageriali e professionali, ricche e cosmopolite, scisse dal resto della popolazione, comportando un processo di polarizzazione economica e culturale, atomizzazione sociale, deresponsabilizzazione civica e politica. Queste riflessioni verranno prese in esame come cause socio-politiche della crisi del sistema democratico e, nel particolare, della formazione di fenomeni euroscettici, caratterizzati dal riaccendersi dei nazionalismi e dall’ascesa di gruppi politici definiti sovranisti o populisti, che minano le fondamenta della democrazia e, a un livello superiore, del progetto di integrazione europea.
Supervisore Prof.ssa Claudia Giurintano

Giulio Antonucci
giulioluigi.antonucci@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università Statale di Milano
Progetto di ricerca: L'integrazione Europea e la ridefinizione della sovranità nazionale: uno studio sulla negoziazione della sovranità durante il processo di integrazione monetaria
La ricerca inizia con la volontà di combinare studi più teorici con quelli storici, ed è proprio il titolo del corso di dottorato che ha permesso di poter fondere queste due anime. L’obiettivo è quello di trovare un paradigma più astratto che spieghi un aspetto dell’integrazione europea: la sovranità nazionale all’interno del processo di unità monetaria dell’Unione Europea.
Quella che si potrebbe definire la domanda principale che la ricerca si pone è la seguente: è possibile scrivere un paradigma teorico sulla sovranità nazionale all’interno dell’integrazione monetaria? O meglio, la ricerca vuole poter definire un paradigma trasportabile anche in altre materie dell’integrazione europea. Ad esempio, analizzare il ruolo che ha svolto la sovranità nazionale nell’aspetto monetario per poi poter applicare le tesi che ne derivano sull’integrazione fiscale dell’Unione Europea. Così come fu per la moneta, il potere fiscale, sia di porre una tassazione europea diretta (nei confronti degli Stati, nei confronti dei cittadini), sia di poter emanare titoli di Stato europei, resta saldamente (e gelosamente) nelle mani degli Stati Nazionali. Il concetto di sovranità in questo campo risulta essere fondamentale per il compimento di integrazione europea, se l’obiettivo è quello di creare uno Stato “classico” unico.
Supervisore Prof. Piero Graglia

Alessia Bonafini
alessia.bonafini@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Genova
Progetto di ricerca: La strada verso Maastricht. Il ruolo dell'Italia nei negoziati che portarono alla firma del Trattato (1989-1992)
L'obiettivo del progetto è quello di indagare il ruolo e il contributo dell'Italia ai negoziati che portarono alla firma del Trattato di Maastricht.
Il primo capitolo contestualizza la genesi del Trattato di Maastricht, presentando i progetti che lo hanno anticipato: il Sistema monetario europeo (1979-1998), precursore dell’Unione economica e monetaria, e l’Atto unico europeo (1986), base per il progetto di Unione politica.
Il secondo capitolo analizza l’accelerazione che il processo di integrazione europea ha subìto a partire dal 1989, con uno sguardo alle vicende che interessarono l’Italia in quegli stessi anni. In questo contesto, il governo Andreotti cercò di giocare un ruolo di primo piano nel "cantiere europeo": i Consigli europei di Roma I e Roma II del 1990 gettarono le basi di quel processo che, due anni più tardi, portò i dodici Stati membri a dare vita all’Unione europea.
Il terzo capitolo è dedicato, nello specifico, al contributo dell’Italia ai negoziati che portarono a Maastricht. L'analisi si svolge attraverso tre canali: il canale governativo indaga le scelte e le iniziative del governo Andreotti e del suo entourage; il canale federalista analizza il dibattito interno al Movimento federalista europeo circa il processo di integrazione; il canale dell’opinione pubblica esamina la percezione che l’opinione pubblica ebbe delle scelte europee e l’emergere dei primi sentimenti euroscettici all’indomani del 1992.
Supervisore Prof.ssa Prof.ssa Daniela Preda

Mattia Bruni
m.bruni@uniroma1.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Progetto di ricerca: L'impatto del Mercato Unico europeo e l'Europa dei capitali sul sistema bancario italiano
La ricerca analizza la situazione europea ed italiana negli anni della convergenza delle politiche comunitarie in materia bancaria il periodo che sarà preso in esame va dall'Atto Unico del 1986 al Trattato di Maastricht del 1992. Con le varie direttive succedutesi nella seconda metà degli Ottanta, si apre una fase di dibattito sull'armonizzazione delle varie legislazioni. In Italia si deve riformare la Legge Bancaria del 1936, ormai vetusta e non adatta al costituendo mercato europeo. L'avvento della «global finance» degli anni Ottanta e la caduta del muro di Berlino, spinge le classi dirigenti a un grande cambio di passo. I temi legati allo sviluppo di un nuovo capitalismo finanziario, di cui le banche sono intermediario fondamentale, giocano un ruolo di primo ordine negli interessi mondiali. In Europa l'adesione ai nuovi standard legislativi sul mercato unico finanziario non è uniforme tra gli stati membri, ci sono i fortemente favorevoli, i cautamente favorevoli ed altri perplessi.
L'Italia, che si trova nel secondo gruppo, vive anni di ampio dibattito politico-economico. La Banca d'Italia completa il suo processo di svincolo dalla politica, ma lo stesso non vale per gli istituti di credito, i quali, senza una regia sul loro processo di riforma sembrano presentarsi all'appuntamento europeo impreparati. Lo scontro Stato contro Mercato si inasprisce. Intanto la costruzione comunitaria intorno alla moneta unica richiama l'Italia alla sua storica fedeltà europea.
Supervisore Prof. Andrea Guiso

Renata-Dorina Bud
renatadorina.bud@unito.it
Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Torino
Progetto di ricerca: Il potere delle agenzie dell'Unione Europea di concludere accordi con paesi terzi e organizzazioni internazionali: casi di studio Europol e Eurojust
Il progetto di ricerca mira ad approfondire il potere delle agenzie dell'Unione Europea (UE) di concludere accordi interni (inter-istituzionali) ed internazionali (con stati e organizzazioni terze). Dopo un inquadramento teorico, l'analisi si soffermerà in via elettiva su Europol e Eurojust, due agenzie operanti nel contesto dello Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia, particolarmente rilevanti per la materia in esame.
Il progetto ambisce a identificare il motivo per cui queste agenzie sono state dotate di tale potere, a elaborare una tassonomia degli accordi in questione e ad esaminare come, alla luce della prassi, queste fonti caratterizzano l'esercizio del mandato delle agenzie stesse.
In questo senso, sarà importante analizzare il controllo e l'influenza diretta e indiretta dei portatori di interesse nella conclusione degli accordi (ad esempio, la Commissione europea, il Parlamento europeo, i rappresentanti degli Stati membri). Comprendere queste dinamiche istituzionali è rilevante per individuare eventuali lacune tra le decisioni politiche e i risultati effettivi, nonché per valutare la responsabilità di queste agenzie e il controllo giurisdizionale e/o democratico sul loro operato.
Supervisore Prof. Stefano Montaldo

Margherita Capannoli
margherita.capannoli@unibo.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università di Bologna
Progetto di ricerca: A missed axis? Italian Foreign Policy and Britain’s access to the European Economic Community (1961-1973)
Il progetto di dottorato analizza le relazioni tra Italia e Regno Unito nel contesto dell’adesione britannica alla Comunità Economica Europea (1961-1973), con un focus sul ruolo della politica estera italiana e sul costante sostegno offerto alle richieste britanniche. L’obiettivo è indagare le diverse modalità, intensità e livelli su cui si sono sviluppate le azioni italiane, favorendo una comprensione approfondita del contributo italiano come mediatore tra il Regno Unito e la Comunità Europea e del suo impatto nelle dinamiche dell’integrazione europea.
L’analisi si articola su tre livelli distinti: un livello istituzionale, che esamina i rapporti governativi e ministeriali fra Italia e Regno Unito; un livello partitico transnazionale, che esplora le relazioni tra partiti politici italiani e britannici, analizzando il loro ruolo nella costruzione europea e nel favorire l’ingresso del Regno Unito nella Comunità; infine un livello personale, che indaga il contributo di figure chiave della politica e della diplomazia nel processo di adesione, portando alla luce il loro contributo nei negoziati per l’adesione.
Parallelamente, la ricerca considera l’influenza statunitense sulle scelte di politica estera italiane, evidenziando come il sostegno al Regno Unito sia stato anche una strategia per bilanciare il crescente asse franco-tedesco e rafforzare la posizione italiana nel contesto atlantico. Attraverso questo approccio multilivello, il progetto offre una prospettiva originale sulle relazioni fra Italia e Regno Unito e sul contributo italiano all’integrazione europea durante il primo allargamento della Comunità.
Supervisore Prof.ssa Prof.ssa Giuliana Laschi

Eleonora Cappa
eleonora.cappa@unito.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Torino
Progetto di ricerca: La memoria coloniale dimenticata e il ruolo dell’Assemblea parlamentare europea / Parlamento europeo negli anni 1969-1989
Il progetto di ricerca si propone di studiare il ruolo dell’Assemblea parlamentare europea (APE), poi Parlamento europeo (PE), nel promuovere relazioni egualitarie con i paesi dell’Africa subsahariana tra il 1969 e il 1989.
L’analisi si svilupperà su tre piani. Il primo livello avrà come base i documenti prodotti in seno all’APE in merito alla promozione di relazioni egualitarie con i nuovi stati sovrani, con particolare riferimento all’evoluzione delle dinamiche partitiche e di gruppo. In secondo luogo, verranno analizzate le interazioni tra l’APE e le altre istituzioni comunitarie. Infine, verrà esaminato il piano dei rapporti diretti tra i deputati europei e i rappresentanti africani; attraverso lo studio dei documenti prodotti intorno alla Conferenza parlamentare di associazione e del ruolo della diplomazia parlamentare.
Ci si aspetta di mettere in luce come, al clima di apertura a livello internazionale e alla retorica celebrativa dell’eguaglianza che ha permeato gli anni Settanta, non abbia corrisposto una reale comprensione tra le parti. Si ipotizzerà infine che, benché tra le istituzioni europee l’APE sia stata la più attiva nel promuovere relazioni paritetiche con i paesi dell’Africa subsahariana, le sue iniziative non siano state accompagnate da un confronto sul colonialismo. Tale vuoto avrebbe impattato negativamente sulle interazioni tra i gruppi parlamentari e tra istituzioni europee, con ripercussioni sulle relazioni multilaterali con il continente africano.
Supervisore Prof. Paolo Caraffini

Casper Cogen
casper.cogen@edu.unige.it
Curriculum: Politiche economiche e sociali europee
Università degli Studi di Genova
Progetto di ricerca: From Utopia to Reality: Prefiguring Resilient Futures in Urban Spaces and Tourism Cooperatives in the EU
This research explores how the European Union can transform urban spaces and tourism cooperatives into pillars of sustainability, inclusivity and resilience. Drawing from Henri Lefebvre’s Production of Space, Nassim Nicholas Taleb’s Antifragility, and Elinor Ostrom’s Commons Governance, it investigates how spatial planning and grassroots action can address pressing societal and environmental challenges. Space, central to capitalist production, can also be a transformative tool for sustainable, socially just practices. Similarly, tourism, while vital to economic growth, often exacerbates environmental degradation and social inequities. This study analyses urban spaces as dynamic arenas where community participation and self-sufficiency foster equitable futures, and reimagines tourism as a vehicle for sustainable development through cooperative models and strategic foresight. Using Futures Studies methodologies, including the Delphi Study and Scenario Analysis, this research engages diverse stakeholders in crafting and realising a utopian vision of the future. By emphasising prefiguration’s experimental nature, it demonstrates how spatial planning and cooperative governance can align local actions with long-term global sustainability goals. This project not only bridges theory and practice but also offers innovative pathways for resilient development, positioning urban spaces, tourism, and cooperatives as transformative tools in the EU’s pursuit of a sustainable future.
Supervisore Prof. Enrico di Bella

Marta Colcerasa
marta.colcerasa@uniroma1.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Roma La Sapienza
Progetto di ricerca: Il Partito comunista italiano e il lavoro politico-istituzionale tra Parlamento italiano e Parlamento europeo (1984-1994)
La ricerca è volta a studiare l'evoluzione dell'idea d'Europa dei comunisti italiani dalla scomparsa del segretario del Pci, Enrico Berlinguer, alla conclusione dell'XI legislatura del Parlamento italiano, con cui si pone fine al tradizionale sistema dei partiti. Nel periodo preso in esame (1984-1994) si sviluppano e si compiono mutamenti culturali, economici e sociali di portata globale, che investono la dimensione nazionale; e, viceversa, dalle singole compagini statuali sorgono nuove istanze e si innescano fenomeni inediti che influiscono sulla storia della Comunità europea, determinando alcuni tra i più profondi cambiamenti dal momento della sua nascita. Obiettivo del progetto è ricostruire l’apporto dato dal Pci, e in seguito dal Partito democratico della sinistra, all’avanzamento del processo d’integrazione europea nel lasso di tempo considerato, in cui si colloca la transizione del maggiore partito comunista d’Occidente verso l’opzione postcomunista quale corollario della fine della guerra fredda. L’analisi è condotta sulla base di fonti primarie e secondarie e pone al centro dell’indagine il Parlamento europeo, come punto di vista privilegiato da cui osservare l’interlocuzione tra i comunisti italiani e le altre famiglie politiche, oltre ai raccordi politici e istituzionali che i comunisti italiani costruirono tra Italia ed Europa.
Supervisore Prof. Emanuele Bernardi

Giuseppe Curci
Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Genova
Progetto di ricerca: Il ruolo degli enti locali nello sviluppo territoriale: funzioni e strategie in prospettiva comparata
Il progetto di ricerca è incentrato su ruolo e funzioni degli enti locali nello sviluppo del territorio. Comuni, Province e Città metropolitane svolgono un ruolo fondamentale nella gestione delle risorse, nella pianificazione urbana, nell'implementazione di politiche di sviluppo locale e nella promozione dell'economia territoriale. In contesti fortemente dinamici, gli enti locali e le imprese sono soggetti a continue sfide ai fini di uno sviluppo sostenibile e inclusivo, soprattutto in termini di riduzione del consumo di suolo e di rigenerazione urbana. Obiettivo della ricerca è individuare in diritto comparato strumenti e soluzioni adottate nei principali ordinamenti di riferimento, valutare i risultati e la loro trapiantabilità da un sistema amministrativo all’altro.
Supervisore Prof. Antonello Tarzia

Sara De Ponte
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Siena
Progetto di ricerca: Francia e Italia alla fine della Guerra Fredda: risposte alle sfide europee e internazionali
Il progetto di ricerca si inserisce nell'ambito della storiografia sulle relazioni franco-italiane nel più ampio contesto europeo, concentrandosi su due aspetti poco esplorati. Da un lato, analizza il ruolo della Presidenza della Repubblica italiana come chiave interpretativa per comprendere l’impatto dell’instabilità politica interna sulle relazioni tra Roma e Parigi. Dall'altro, si propone di esaminare la posizione di Roma rispetto all'asse franco-tedesco, generalmente centrale nella storiografia sull’integrazione europea, per valutare se si possa parlare di una "triangolazione" Roma-Parigi-Bonn in alcuni aspetti del processo di integrazione. Particolare attenzione è riservata al confronto tra l’attivismo politico-diplomatico della Francia e il tentativo dei governi Andreotti (VI e VII) di rafforzare il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale. Il periodo analizzato va dalla rielezione di François Mitterrand all'Eliseo nel 1988 fino al 1992, anno della firma del Trattato di Maastricht.
Supervisore Prof. Daniele Pasquinucci

Margherita Ferrigno
margherita.ferrigno@edu.unige.it
Curriculum: Politiche economiche e sociali europee
Università degli Studi di Genova
Progetto di ricerca: L’Unione Europea e l’approccio all’etica dell’intelligenza artificiale: analisi di policy, finanziamenti e progettualità nelle Pubbliche Amministrazioni
Il progetto analizza le modalità di implementazione dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione europea, con particolare attenzione alla conformità con l’AI Act, alla tutela dei diritti fondamentali e alla sostenibilità. Attraverso un framework analitico e casi studio comparativi, mira a identificare strategie efficaci per promuovere l’adozione sicura e trasparente delle tecnologie emergenti.
Supervisore Prof. ssa Marinella Belluati

Francesca Marciano
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi del Molise
Progetto di ricerca: Il processo di integrazione europea tra movimenti e violenza politica: analisi comparata per un portale digitale sulla memoria degli anni Settanta
Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di analizzare le cause profonde e le origini dello sviluppo dei movimenti sociali che emergevano sul finire degli anni Sessanta e della successiva ondata di violenza politica che ha contraddistinto lo scenario politico italiano degli anni Settanta, attraverso una comparazione con il quadro europeo. Verrà approfondito il ruolo delle istituzioni europee e l’impatto che questi fenomeni hanno avuto sul percorso di integrazione europea, contestualmente al processo di rinnovata spinta federalista dei primi anni Settanta, fino all’importante suggello democratico del 1979 con le prime elezioni europee a suffragio universale. In questo scenario di crisi, che scuoteva l’ordine pubblico in paesi come Italia, Germania e Francia, si sviluppava una dimensione educativa comunitaria volta a rafforzare la conoscenza reciproca tra i cittadini europei e prendevano forma anche altre dimensioni, come quella sociale, ponendo le basi per una maggiore integrazione delle politiche giovanili e del lavoro. L'obiettivo è esaminare l'impatto dei movimenti e della violenza politica sulla dimensione sociale europea e nelle discussioni sulla sicurezza condivisa. Un elemento distintivo è la proposta di un portale digitale dedicato agli anni Settanta, per raccogliere e rendere accessibili le fonti storiche utilizzate nella ricerca e sperimentare strategie innovative di conservazione della memoria, favorendo il rafforzamento delle basi democratiche e dell’identità europea.
Supervisore Prof. Giovanni Cerchia

Freancesco Massardo
francesco.massardo@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Udine
Progetto di ricerca: L'integrazione europea delle comunità nordirlandesi: tra scetticismo, violenza e Brexit
Il progetto di ricerca intende analizzare il peculiare rapporto tra le istituzioni europee e le comunità nordirlandesi (unionisti-protestanti e repubblicani-cattolici) e dei partiti che le rappresentano. La ricerca parte dalla metà degli anni Settanta, in occasione dell'ingresso di Irlanda e Regno Unito nella CEE e in occasione del referendum britannico sulla permanenza in Europa del 1975, per poi analizzare i primi tentativi di dialogo tra Bruxelles e le comunità nella prima metà degli anni Ottanta, periodo caratterizzato tuttavia da un forte sentimento nazionalista britannico con l'avvento del thatcherismo e dalle prima rappresentanze nordirlandesi all'Europarlamento dopo le elezioni dirette del 1979. Infine, verranno tracciate le posizioni delle comunità nordirlandesi e dei partiti nei primi anni Novanta, in occasione dell'apertura ai dialoghi di pace in Irlanda del Nord, fino a tracciare una strada di armonizzazione e peacebuilding fortemente compromessa dal referendum sulla Brexit.
Supervisore Prof. Andrea Zannini

Davide Montanari
davide.montanari@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli studi dell'Insubria
Progetto di ricerca: Politiche educative europee e soggettivazione neoliberale
La ricerca utilizza gli strumenti concettuali di Foucault sviluppati tra il 1976 e il 1982, con particolare attenzione alla microfisica e macrofisica del potere. La prima analizza il potere nella creazione dei soggetti attraverso pratiche disciplinari, mentre la seconda esamina la governamentalità e la biopolitica nella gestione delle popolazioni. Questo approccio è utile per comprendere l’evoluzione delle politiche educative europee.
A questo fine è utile tracciare una genealogie delle istituzioni e delle politiche educative europee. Nei primi decenni, la CEE non si occupò di istruzione, considerata prerogativa nazionale. Tuttavia, tra gli anni ’60 e ’70, l’espansione della Comunità, le proteste del ’68 e la trasformazione economica portarono all’integrazione dell’istruzione nelle politiche comunitarie. La svolta avvenne con le risoluzioni del 1974 e 1976, seguite dall’orientamento economicista degli anni ’80 e ’90, volto a creare una forza lavoro qualificata per un mercato unico tecnologicamente avanzato.
Questa politica educativa enfatizza l’apprendimento permanente, trasformando lo studente e il lavoratore in soggetti neoliberali. L’istruzione diventa un investimento per l’auto-sviluppo competitivo, allineato alle esigenze del mercato, promuovendo flessibilità e adattamento alle richieste dell’impresa.
Supervisore Prof. Alberto Castelli

Eleonora Pennino
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università per Stranieri di Siena
Progetto di ricerca: La dimensione parlamentare delle relazioni extraeuropee: il Parlamento europeo e il suo approccio alla “questione cinese”
La ricerca analizza il ruolo del Parlamento Europeo (PE) nelle relazioni extraeuropee, concentrandosi sulla “questione cinese” e sulle relazioni con Taiwan. Lo studio si articola in due filoni: uno teorico, che esamina il ruolo del PE nella diplomazia pubblica e parlamentare nell’ambito della politica estera e di sicurezza dell’UE, e uno empirico, che indaga le azioni del PE nei confronti di Taiwan, un’entità non riconosciuta ufficialmente a causa della politica “One-China” della Cina.
Il primo filone esplora la diplomazia parlamentare, vista sia come complemento alla diplomazia governativa sia come forma autonoma che facilita il dialogo con attori non statali. Il PE, attraverso delegazioni, risoluzioni e visite ufficiali, promuove valori e politiche europee, nonostante non sia pienamente riconosciuto come attore centrale nel "Team Europe". L’approccio del PE consente maggiore libertà di azione rispetto a Commissione e Consiglio, come dimostrano le sue posizioni a sostegno di Taiwan.
Il secondo filone studia le relazioni storiche tra PE, Taiwan e Stati membri dell’UE, evidenziando come la diplomazia parlamentare possa colmare il divario tra diplomazia tradizionale e cooperazione transnazionale.
Supervisori Prof. Paola Carlucci, Andrea Francioni, Mauro Moretti

Laura Ponte
laura.ponte@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Messina
Progetto di ricerca: L’andamento dei flussi migratori dei lavoratori italiani del mondo rurale nel secondo dopoguerra: il caso del Nord Africa
La ricerca ha come scopo l'andare ad indagare come, tra gli anni '50 e '70, i lavoratori italiani, provenienti dal mondo rurale, sono emigrati verso il Nord Africa, in particolare Tunisia, Libia, Egitto, al fine di cercare nuove opportunità economiche e sociali, e come poi essi, a seguito del processo di decolonizzazione, sono emigrati altrove, principalmente in Italia, e come quindi in questo periodo storico, i suddetti fenomeni migratori sono stati incentivati o meno dalle politiche nazionali ed europee
Supervisore Prof. Luigi Chiara

Santina Emanuela Raimondi
santinaemanuela.raimondi@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Messina
Progetto di ricerca: Ambiente e sviluppo nelle politiche di cooperazione internazionale: il contributo dell'Italia alla CEE (1972-1989)
Il presente progetto di ricerca si propone di ricostruire il ruolo dell’Italia nella cooperazione allo sviluppo connessa alle tematiche ambientali che, a partire dalla Conferenza sull’ambiente umano (Stoccolma, 1972), stavano acquisendo spazio crescente nelle agende politiche nazionali e comunitaria. Seguendo tre livelli di analisi, nazionale, comunitaria e internazionale, il progetto ha l’obiettivo di verificare in che modo l’Italia abbia contribuito a definire il nuovo corso della politica di cooperazione allo sviluppo della CEE che si manifesta durante gli anni Ottanta attraverso misure di contrasto alla desertificazione e alla siccità, per proseguire poi con azioni tematiche specifiche.
Supervisore Prof. ssa Angela Villani

Dario Ridolfo
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Enna "Kore"
Progetto di ricerca: Alla ricerca di un “vincolo esterno”? L’Italia nel Sistema Monetario Europeo (1979-1992)
Il progetto di ricerca si propone di indagare come il Sistema Monetario Europeo (SME) mirasse a ristabilire la stabilità monetaria intraeuropea, prevenire pratiche economiche nazionalistiche e definire una strategia comune verso il dollaro. Tuttavia, i risultati iniziali furono deludenti: il secondo shock petrolifero ed il “Volcker shock” impedirono un approccio comune verso la valuta americana, mentre le divergenze macroeconomiche intra-europee causarono frequenti riallineamenti delle monete nel Sistema.
Nella seconda metà degli anni '80, alla diminuzione delle tensioni monetarie euro-atlantiche corrispose un riacuirsi di quelle intra-europee. L'accordo di Basilea-Nyborg, inteso a riformare il sistema, si rivelò insufficiente di fronte alla liberalizzazione dei capitali. Cosicché, anche in seguito al lavoro del Comitato Delors, il Trattato di Maastricht formalizzò la creazione dell'euro e della BCE, sancendo l'egemonia tedesca nel nuovo sistema monetario.
Il progetto di ricerca proposto mira a verificare l'efficacia del "vincolo esterno" rappresentato dall'adesione italiana allo SME, studiando l’impatto di questo vincolo sulle scelte di politica economica nazionale. La ricerca si baserà su un’ampia consultazione di fonti primarie, tra cui figurano, senza pretesa di esaustività, l’Archivio Storico della Banca d’Italia (carte Baffi, Ciampi e Padoa-Schioppa), l’Archivio Storico della Banca Centrale Europea, l’Archivio Storico dell’Unione Europea, l’Archivio Andreotti, l’Archivio Centrale dello Stato.
Supervisore Prof. Daniele Caviglia

Paola Scivoli
Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Genova
Progetto di ricerca: Transizione energetica e tutela ambientale: un’analisi di diritto comparato
La ricerca che si intende realizzare ha per scopo generale quello di indagare il rapporto tra la transizione energetica e la tutela dell’ambiente, alla luce dei principi giuridici europei e internazionali. Più nel dettaglio, la finalità precipua del lavoro è quella di definire una tassonomia degli strumenti giuridici di cui dispongono, nell’area europea, i singoli ordinamenti giuridici nazionali in relazione alla promozione della transizione energetica, nel più generale contesto del green deal europeo.
A tal fine, la metodologia che si intende adoperare è quella della comparazione sincronica, di carattere funzionalista, sia di carattere orizzontale, sia verticale in modo da evidenziare il contributo del diritto europeo (e sovranazionale) al legal process degli ordinamenti nazionali. Al contempo, si analizzeranno partitamente i formanti normativo, giurisprudenziale e dottrinale.
Il risultato atteso della ricerca è quello di proporre alla comunità scientifica una classificazione esaustiva dei modelli più rilevanti di promozione e governo della transizione energetica, così da evidenziare: a monte, gli effetti che quelli produrranno sullo sviluppo sostenibile e sulla tutela dell’ambiente; a valle, le conseguenze che essi avranno sui diversi portatori di interessi coinvolti (come ad esempio gli operatori economici pubblici e privati e/o i cittadini).
Supervisore Prof. Edmondo Mostacci

Michael Selis
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"
Progetto di ricerca: La Nato e il processo di integrazione europea. L’impatto della riforma istituzionale atlantica sulla costruzione dell’Europa unita e del «pilastro» europeo della sicurezza (1988-1992)
La ricerca si propone di raggiungere i seguenti obiettivi:
1. Analizzare la riforma istituzionale della Nato, ampliandone la prospettiva di indagine dalla visuale nordamericana a quella europea;
2. Capire l’impatto che la riforma ha avuto sul processo dell’integrazione europea.
Indagare, di conseguenza:
a) l’evoluzione istituzionale della Comunità economica europea (Cee) e quale rapporto vi sia stato tra la cooperazione atlantica e l’azione «esterna» attuata dalla Cee nei territori centro-orientali europei, in seno al programma di aiuto comunitario (Phare) e di raccordo con il Gruppo dei ventiquattro Stati industrializzati;
b) come si è sviluppato il dibattito securitario in Europa e quali visioni di nuovo ordine europeo sono emersi all’indomani della caduta del muro di Berlino, esplorando le similitudini, le incompatibilità e anche le possibili interconnessioni;
c) comprendere perché il riformismo euro-atlantico, il cui concept strategico venne lanciato nella seconda metà del 1989 dal presidente americano George W.H. Bush e dal segretario di Stato James Baker III, insieme al segretario della Nato Manfred Wörner, sia stata sostenuto, dopo gli iniziali scetticissimi, dai paesi europei della Nato e dalla Commissione, e quale compromesso sia stato raggiunto sul tema della sicurezza tra gli europei e i nordamericani; d) analizzare in quali istituzioni e organismi i paesi europei hanno cercato di edificare e sviluppare una «identità» e un «pilastro» della sicurezza e della difesa europea. Pertanto, seguire e studiare i dibattiti politici avvenuti in seno alla Nato, alla Cee (con focus sulla Conferenza intergovernativa del 1990-91), all’Unione europea occidentale (specialmente i dibattiti assembleari), all’Indipendent European Program Group e all’Eurogruppo, cercando di tenere sempre presente il quadro internazionale di riferimento e quanto avviene in seno alla Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione di Helsinki.
Supervisore Prof. ssa Maria Teresa Giusti

Federico Testa
federico.testa@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi dell'Insubria
Progetto di ricerca: Inventare e ricostruire l’europeismo: l’idea d’Europa nel socialismo italiano tra contesto internazionale ed eredità culturali (1963-1979)
La ricerca intende approfondire l’idea d’Europa nel socialismo italiano a partire dagli anni del centro sinistra organico (1963), fino ad arrivare alle duplici elezioni politiche ed europee del 1979. Quale Europa si immagina e si cerca di costruire all’interno della cultura politica socialista italiana? Partendo da un’ottica nazionale, l’europeismo verrà analizzato nel contesto internazionale, in particolare attraverso i contatti avviati nell’Internazionale socialista, nel Gruppo Socialista al Parlamento Europeo e nel Movimento della Sinistra Europea. Questa rete transnazionale, in cui i socialisti europei si trovano a collaborare ed a condividere pratiche ed idee finalizzate a definire una politica comune, risulta cruciale per comprendere continuità e discontinuità in riferimento all’europeismo socialista italiano. Si adotterà una metodologia volta ad indagare i legami transnazionali, integrata da un esame degli usi dell’Idea d’Europa, secondo le caratteristiche di una storia intellettuale. I discorsi sull’Europa saranno inquadrati nelle intenzioni dei politici socialisti e nel contesto storico-sociale di riferimento, preoccupandosi delle influenze della cultura marxista (ed in generale socialista), dei contatti transnazionali e delle attività istituzionali, focalizzandosi sul dibattito culturale ed occupandosi, dunque, della dimensione intellettuale dell’azione sociale.
Supervisore Prof. Fabio Zucca

Damiano Toderi
damiano.toderi@edu.unige.it
Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Progetto di ricerca: The Roots of a Dependence: Euro-Soviet Natural Gas Trade between EC Policies, Business Strategies, and National Interests (1964-1992)
Il progetto di ricerca si propone di analizzare come l’apertura progressiva dell’Europa occidentale al gas naturale sovietico – con le sue significative implicazioni economiche e strategiche – abbia interagito con lo sviluppo parallelo dell’integrazione economica e politica delle Comunità europee. Oltre a determinare una crescente dipendenza energetica dell’Europa occidentale nei confronti dell’Unione Sovietica, la formazione di una rete commerciale e infrastrutturale per il gas ha infatti contribuito, sin dalle prime fasi, a creare forme specifiche di cooperazione e integrazione tra i paesi europei, su entrambi i lati della cortina di ferro e attraverso di essa. La ricerca intende concentrarsi sul ruolo svolto dalle istituzioni comunitarie nello sviluppo di questi processi, mettendolo al tempo stesso in relazione con il ruolo e gli interessi di governi nazionali – nello specifico, si esamineranno i casi di Francia, Italia e Repubblica Federale Tedesca – e imprese del settore energetico. Il periodo di riferimento va dal 1964 – anno in cui, a seguito della scoperta dei grandi giacimenti in Siberia, iniziarono i primi contatti tra l’Unione Sovietica e i paesi occidentali per il gas naturale – al 1991-92, quando si assistette alla dissoluzione dell’Unione Sovietica e alla trasformazione della Comunità in Unione europea.
Supervisore Prof. ssa Daniela Felisini

Davide Valenzona
davide.valenzona@edu.unige.it
Curriculum: Politiche economiche e sociali europee
Università degli Studi di Genova
Progetto di ricerca: Gambling and gambling-like games data and prevention in EU. Empirical study on Ligurian adolescents
Il progetto di ricerca è incentrato sullo studio del gioco d’azzardo e sull’utilizzo dei gambling-like games, in particolare nella popolazione adolescente.
Il progetto si articola in tre parti. La prima è dedicata allo studio dei fattori di rischio del gioco d’azzardo nella letteratura internazionale. Inoltre, vengono definiti i gambling-like games, particolarmente attrattivi per gli adolescenti.
Nella seconda parte è presente una comparazione dei dati, delle regolamentazioni e delle politiche di prevenzione a livello europeo. In particolare, vengono evidenziate le best practices, nell’ambito della prevenzione, messe in atto nei paesi dell’Unione Europea.
Nell’ultima, vengono presentati e analizzati i dati raccolti dalla somministrazione di questionari presso alcune classi delle scuole secondarie di secondo grado nella Regione Liguria. L’obiettivo dei questionari è la raccolta di informazioni circa le abitudini di gioco degli adolescenti per studiare l’associazione tra queste e altre caratteristiche degli intervistati.
Supervisore Prof. Enrico Di Bella