Dottorandi XL ciclo


alinovi

Elide Alinovi


Curriculum: Politiche economiche e sociali europee
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca:  Gestione integrata dei porti turistici nell’alto Mediterraneo: aspetti ecosostenibili
 

Il progetto di ricerca si propone di sviluppare un sistema integrato di indicatori per supportare la gestione sostenibile dei porti turistici nell’Alto Mediterraneo. L’obiettivo è descrivere l’offerta e la domanda di servizi nautici eco-compatibili, rispondendo alla crescente richiesta di standard elevati da parte dei diportisti in termini di accessibilità, servizi e rispetto delle normative ambientali. Il progetto è articolato in due fasi: la prima analizza l’offerta di infrastrutture e servizi portuali, includendo impianti a basso impatto ambientale e certificazioni di qualità; la seconda studia la domanda di turismo sostenibile, valutando la disponibilità dei diportisti a investire in servizi eco-sostenibili. Verranno elaborati modelli di monitoraggio e benchmarking per confrontare le strategie dei porti rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile, integrando le esigenze dei turisti italiani e internazionali con la sensibilità ambientale del contesto mediterraneo. Il risultato atteso è un sistema innovativo per valutare e migliorare l’attrattività sostenibile dei porti turistici, promuovendo pratiche eco-sostenibili e migliorando la competitività internazionale del turismo nautico.  

Supervisore Prof. ssa Elena Seghezza


barbino

Francesca Barbino
francesca.barbino@unipa.it
 

Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Palermo    


Progetto di ricerca: Educare alla sessualità e all’affettività - Una prospettiva storico-giuridica europea
 

La ricerca intende contribuire, in una prospettiva storico-giuridica europea e attraverso un approccio metodologico multidisciplinare, all’analisi del modello internazionale di Educazione Sessuale Completa (Comprehensive Sexuality Education - CSE) come strumento di promozione dell’uguaglianza e di prevenzione della violenza di genere.
Negli ultimi 20 anni, la comunità internazionale ha delineato progressivamente una definizione di educazione sessuale di tipo “olistico” o “completo”, che propone di attuare, fin dalla nascita e per tutto il corso della vita, un “processo educativo e cognitivo sul tema che prenda in considerazione aspetti cognitivi, emotivi, fisici e sociali della sessualità e rifletta il diritto dellз giovani all'educazione sui loro corpi, relazioni, sessualità e identità di genere” (Ketting, 2020). In quest’ottica bio-psico-sociale, l’educazione sessuale diventa uno strumento fondamentale per costruire conoscenze e competenze positive rispetto al genere, che possano intervenire sull’eradicazione delle cause fondanti dello squilibrio tra i generi e la violenza da esso derivata (Simonelli et al., 2023). Tuttavia, la prospettiva europea sulle politiche e buone pratiche adottate in tema di democrazia paritaria e uguaglianza di genere, e specialmente in termini di educazione di genere, sembra lontana dal recepimento di questo indirizzo (Cretella, 2019), anche in virtù della competenza nazionale in materia di educazione per gli Stati Membri (Commissione Europea, 2020).
La ricerca ripercorre dunque le tappe della legislazione europea in merito al tema della democrazia paritaria, della partecipazione e dell’uguaglianza di genere, attingendo anche dall’analisi della letteratura fondamentale prodotta in materia negli ultimi 50 anni. Allo stesso tempo, sempre in un’ottica storico-giuridica, verrà analizzato il ruolo della CSE come potenziale strumento di prevenzione della violenza di genere. Dalla contestualizzazione storico-giuridica di questi due aspetti, l’obiettivo sarà di 1) comprendere dinamiche e criticità che determinano l’influenza di principi e standard comunitari all’interno degli ordinamenti nazionali, con particolare attenzione all’Italia; 2) identificare il potenziale sviluppo di politiche pubbliche atte a mettere in pratica nuove modalità di risposta alle sfide contemporanee per l’uguaglianza di genere e l’eliminazione della violenza di genere.  

Supervisori Prof. Alessandra Pera e Cirus Rinaldi


bavastrelli

Arianna Bavastrelli 

Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Messina    


Progetto di ricerca: L'evoluzione digitale nel settore della giustizia penale: la transizione dell’Unione Europea tra limiti e prospettive  
 

La crisi pandemica da COVID-19 ha evidenziato le difficoltà nell’assicurare il corretto funzionamento dei sistemi giudiziari in circostanze eccezionali, nell’ottica di un conseguente rafforzamento di questi nei territori UE. Le Istituzioni hanno così stimolato la creazione di un approccio integrato per la digitalizzazione della giustizia, con lo scopo di coglierne il potenziale e assicurare il rispetto dei diritti fondamentali. L’AI Act è il primo strumento che mira a predisporre un quadro giuridico armonizzato per l’uso dell’IA all’interno dell’Unione. L’obiettivo è la salvaguardia della centralità dell’uomo ed il riconoscimento del carattere di preminenza al controllo umano nei processi decisionali, suscettibili di avere un forte impatto sulle libertà e sui diritti di difesa. Per tali ragioni, il legislatore colloca le applicazioni di IA, in ambito giudiziario, tra quelle ritenute ad «alto rischio». Secondo la strategia della CGUE, l'algoritmo avrebbe un ruolo di assistenza, di limitazione dei rischi di errore, in ottica collaborativa uomo-macchina, nel rispetto dell'autonomia del giudice. Tuttavia, serie preoccupazioni derivano dalla scarsa prevedibilità degli esiti di utilizzo della IA; inoltre, un eccessivo affidamento sulla tecnologia privo del pensiero umano critico condizionerebbe il giudicante sino ad orientarne le scelte in direzione di quelle formulate dalla macchina. L’AI Act è solo il punto di partenza delle azioni che l’Unione dovrà intraprendere alla luce della velocità esponenziale con cui tali sistemi si evolvono. Sarà utile attenzionare come l’UE intende adeguare la normativa alle esigenze dei Tribunali che potranno dotarsi di sistemi evoluti affinché, i procedimenti si svolgano nel completo rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti a livello nazionale e sovranazionale.  
   

Supervisore Prof. ssa Anna Pitrone


phd

Omayma Brahmi
omayma.brahmi@edu.unige.it
 

Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: Intelligenza artificiale e ambiente: un'analisi critica dell'AI Act nel contesto dello sviluppo sostenibile
 

L'intelligenza artificiale (AI) sta trasformando numerosi settori, offrendo opportunità significative per la sostenibilità ambientale. Tuttavia, essa comporta anche delle sfide ambientali, come l'elevato consumo energetico e le emissioni di gas serra associate all'addestramento e all'operatività dei modelli AI. In questo contesto, l'AI Act dell'Unione Europea rappresenta una pietra miliare nel tentativo di regolamentare l'uso dell'AI, ma la sua attenzione all'impatto ambientale rimane limitata.  

Supervisore Prof. Lorenzo Cuocolo


centenaro

Giacomo Centanaro    
giacomo.centanaro@edu.unige.it


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Roma Tor Vergata    


Progetto di ricerca: Raffaele Mattioli e la ricostruzione ed espansione del network europeo della Banca Commerciale Italiana: reti formali e relazioni informali (1943-1973)
 

Il progetto di ricerca mira a gettare luce sui decenni che vanno dalla ricostruzione post-bellica degli anni Quaranta fino agli ultimi anni di guida della Banca Commerciale Italiana (Comit) da parte di Raffaele Mattioli. In particolare, la ricerca punta a ricostruire il network europeo non solo “ufficiale” della Comit e della sua guida, ma anche i rapporti personali che Mattioli aveva coltivato (anche in consessi poco conosciuti come l’Institut international d'études bancaires), e che rendevano la presenza internazionale della Comit peculiare rispetto a quella delle altre due banche di interesse nazionale. La letteratura esistente ha ben delineato le attività internazionali della Comit negli anni compresi tra la sua nascita (1894) e la Seconda guerra mondiale, percorrendone in particolare l’espansione in Sud America, nei Balcani, e nell’Est Europa. Maggiore attenzione, tuttavia, può essere dedicata alla dimensione europea occidentale e, in particolare, nei decenni tra la fine del conflitto e gli anni Settanta. Un’analisi anche quantitativa delle attività della banca nei vari Paesi esteri troverebbe numerosi riscontri: si pensi alla partecipazione della Comit a società finanziarie di investimento in Europa, e ad attività estere di investment banking. Questo progetto, infine, vuole raccogliere le riflessioni di Mattioli sull’ecosistema bancario europeo e sul processo di integrazione, in un andamento parallelo tra l’evoluzione della banca in Europa e le idee.  

Supervisore Prof. ssa Daniela Felisini


chellini

Iacopo Chellini


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"    


Progetto di ricerca: Le traiettorie di una conversione: l'atteggiamento della sinistra italiana verso il processo di integrazione europea dal secondo dopoguerra agli anni '90
 

Il progetto di ricerca intende analizzare il percorso che ha portato la sinistra italiana, ed in particolare il PCI e il PSI, da un atteggiamento di forte opposizione al processo di costruzione europea ad un suo accoglimento e sostegno di principio, cambiamento di posizione radicale che ci si propone qui di esaminare tanto nelle cause quanto negli effetti.  Questa epocale trasformazione rientra in un processo di rinnovamento profondo di ambedue i partiti, i quali sentono, seppur in momenti diversi, l'esigenza di cambiare alcune delle loro linee guida. L'europeismo divenne infatti uno strumento di legittimazione nazionale ed internazionale, un passaporto quasi obbligatorio per poter proporsi alla guida del Paese. La disamina di questo percorso mira, tuttavia, ad indagare non solo l’evoluzione del PCI e del PSI attraverso il loro atteggiamento in merito all’Europa in costruzione, ma anche ad analizzare la Comunità Europea, intesa nella sua dimensione di attore globale, tramite la visuale specifica e originale della sinistra italiana presa in considerazione. Inoltre, lo studio di questo cambio di posizione permette di esaminare il contributo di questi due schieramenti politici al processo di integrazione europea, soprattutto grazie ad alcune personalità di spicco come Enrico Berlinguer, Giorgio Amendola, Nilde Iotti e Giorgio Napolitano. In definitiva, lo scopo ultimo che questo lavoro si prefigge consiste nel rispondere alla seguente doppia domanda: quanto e come l’Europa ha cambiato la sinistra in Italia? E quanto, invece, quest’ultima ha contribuito al processo di integrazione europea?  

Supervisore Prof. ssa Maria Teresa Giusti


chisari

Anna Chiara Chisari



Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: The EU’s Multi-Level Governance between harmonization and coordination: the DLT Pilot Regime and experimental regulatory strategies in the Digital Era


 In the last two decades, EU’s governance landscape has been dealing with the rise of new technologies (including, the Distributed Ledger Technology - “DLT”) – and the new digital culture they facilitate – generating a period of social transformation with strong political and governance implications. 
Changing relationships within government, authorities, civil society, and the private sector, are questioning traditional understandings of power and accountability and even the role of the European Union and the distribution of powers between actors involved in the MLG. 
With specific reference to the financial sector, it should be noted that innovation and the use of technology are not new concepts. Indeed, this sector is particularly vulnerable to technological innovation and, at the same time, is heavily regulated in view of its economic significance and its inherent risks. Consequently, policymakers and regulators have long focused on the need of a timely and appropriate regulatory response to market innovation as well as the ability of financial sector regulation to accommodate new technologies.
This leads to the significant question of how the relationship between regulation and innovation has evolved over time and what is the specific role of experimental regulation in such framework.  

Supervisori Prof. Michele Siri - Matteo Gargantini


phd

Martina Garbato
martina.garbato@edu.unige.it


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università di Roma La Sapienza    


Progetto di ricerca: Le policies della CE/UE sul tema degli aiuti. Dal piano Marshall agli allargamenti a sud
 

La ricerca verte sul dibattito sugli aiuti allo sviluppo per le zone depresse elaborato già dalla CE e poi organizzato con Maastricht secondo il principio di sussidiarietà, focalizzandosi sulla svolta che si ha negli anni Ottanta a partire dalla polemica innescata dalla Thatcher ("I want my money back") con la commissione per cambiare le voci di spesa del budget comunitario. L'allargamento mediterraneo con Grecia (1981), Spagna e Portogallo (1986) sollecita questa revisione. 
Si ricostruisce il dibattito sul tema aiuti esclusivamente infraeuropeo, innanzitutto a partire dai documenti della commissione e del PE e dai negoziati sul tema per Maastricht. 
Si passa poi all’Italia come case-study: come l'Italia si è rapportata a questi fondi, come li ha gestiti, quali problemi di governance e di gestione amministrativa ha avuto. 
Infine si ha il richiamo al Pnrr, al Next Generation EU, visto dall'Italia, affidandosi al dibattito pubblico e, soprattutto, al dibattito parlamentare. Trattasi di una parte finale dove dovrebbe emergere se c'è un filo conduttore con i piani di aiuto precedenti, quali sono eventualmente le novità, etc. 
Ne emerge l’ovvia considerazione che le politiche di aiuti dell’UE non nascono dal nulla ma hanno una storia, un'esperienza consolidata ma, al tempo stesso, che il Next Generation EU non ha precedenti per dimensioni e impatto.  

Supervisore Prof. Paolo Acanfora


phd

Silvia Giulini
silvia.giulini@edu.unige.it


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: Dal Piano Werner allo SME: il processo d’integrazione monetario europeo negli anni ’70 e il ruolo degli attori politici ed economici in ambito progettuale
 
Il progetto di ricerca si focalizza sul processo d’integrazione monetario europeo negli anni ’70 e sul ruolo degli attori politici ed economici in ambito progettuale. In particolare, esso a mira a individuare il contributo sia dei rappresentati eletti nelle istituzioni italiane, che seguono una volontà politica, sia dei governatori della Banca d’Italia che hanno competenze più tecniche. Inoltre, viene data rilevanza al ruolo delle reti europee di economisti, di alti funzionari degli uffici della Banca d'Italia e delle maggiori banche italiane, e degli economisti antesignani dei tempi, operanti in associazioni non governative.
Il progetto intende fornire un quadro quanto più completo dei maggiori avvenimenti a livello d’integrazione monetaria europea negli anni ’70, intrecciando lettura politica ed economica delle maggiori personalità istituzionali e non istituzionali nel panorama europeo.  

Supervisore Prof.ssa Daniela Preda


lombardi

Anna Lombardi

 

Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: Carlo Russo tra storia e diritto
 

Il Progetto di ricerca è finalizzato ad apportare un rinnovato contributo alla storiografia sull’integrazione europea e al suo sistema di fonti, andandolo ad analizzare dal punto di vista di un uomo delle Istituzioni comunitarie, quale Carlo Russo, rimasto fedele per tutta la sua vita all’insegnamento dei Padri fondatori. L'indagine verrà condotta attraverso il binomio storia-diritto, poiché la spina dorsale della visione europeista di Russo è un’Europa che non sia solo pacifica, ma anche libera e giusta. La conoscenza e lo studio di figure come Carlo Russo è importante oggi, poiché ci permette di rileggere e ristudiare la storia dell’integrazione europea attraverso due importanti chiavi di lettura strettamente interconnesse tra loro: la chiave politica e quella giuridica: la prima concerne il tentativo, oltre che la necessità, di oltrepassare la sovranità nazionale dei singoli Stati, trasferendo i loro poteri effettivi a organi comuni, nonché la questione dell’allargamento della Comunità europea, questione verso cui Carlo Russo assunse una posizione particolare che sembra rimandare all’Europa a due velocità; la seconda chiave di lettura, invece, è molto attuale se la si considera nel più ampio quadro delle recenti riluttanze di alcuni Paesi quali Ungheria, Polonia e Romania relativamente alla garanzia della tutela della democrazia, dello Stato di diritto, nonché dei diritti fondamenti dell’uomo. L’analisi dell’interconnessione della componente politica con quella giuridica porta altresì a interrogarsi sul ruolo che le Istituzioni comunitarie, compresa la Corte di Giustizia, devono svolgere sulle tutele consacrate nei dettami del sistema dei Trattati.  

Supervisore Prof.ssa Daniela Preda


maraghelli

Ilaria Maraghelli
ilaria.maraghelli@edu.unige.it


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Perugia    


Progetto di ricerca: Le relazioni transatlantiche all'inizio degli anni Ottanta
 

 

 

 

 

Supervisore Prof.ssa Lorella Tosone


phd

Francesca Marcucci

 

Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università per Stranieri di Siena    


Progetto di ricerca: L'Europa e la marittimità: cenni storici e sfide attuali
 

Il progetto si concentra sul rapporto tra l'Europa e la marittimità, analizzando come le dinamiche storiche e le sfide contemporanee abbiano modellato e modellino le politiche marittime e la gestione delle risorse marine. Dal punto di vista storico, la ricerca analizza come il mare sia stato uno degli scenari in cui si sono svolte dinamiche dell'integrazione europea. Per quanto riguarda le sfide attuali si cerca di fornire una visione integrata di come la dimensione marittima e il ruolo del mare siano state inserite nelle politiche e azioni europee, come quelle relative alla protezione dell'ambiente marino, alla gestione delle risorse e alla sicurezza marittima.    

Supervisori Prof. Paola Carlucci e Luca Paladini


marino

Maria Marino
maria.marino@edu.unige.it

 

Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Milano     


Progetto di ricerca: Il ruolo dell'Italia nella costruzione di una strategia di sicurezza comune nello spazio europeo
 

Il progetto esamina la relazione tra la sovranità nazionale e l’integrazione europea nel contesto della sicurezza comune, ponendo particolare attenzione sul ruolo dell’Italia e il suo contributo nella costruzione di un sistema europeo. Attraverso un approccio trasversale, si analizza l’evoluzione delle politiche di sicurezza e difesa e le sfide connesse alla sovranità statale, ponendo un accento sulle implicazioni per il futuro dell’integrazione.
La sicurezza è affrontata come tema tecnico, culturale e politico, intrecciato a questioni di identità europea. 
Si indaga il ruolo dell’Italia nelle missioni militari congiunte, nella cooperazione in ambito di intelligence e nelle strategie nazionali, evidenziando l’adattamento ai meccanismi europei e il bilanciamento tra interessi nazionali e sovranazionali.
Il progetto esplora, inoltre, l’evoluzione del concetto di sicurezza, dal primato militare a una visione più ampia che include minacce ibride come terrorismo, cyberattacchi e criminalità transnazionale. Infine, vengono valutate le tensioni tra principi di unificazione europea e realpolitik, con particolare attenzione al ruolo storico e istituzionale dell’Italia nel consolidamento di una sicurezza condivisa.    

Supervisore Prof. Piero Graglia


phd

Milena Marzovilla
milena.marzovilla@edu.unige.it

 

Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università per Stranieri di Siena    


Progetto di ricerca: L’Italia e l’altra Europa: per una storia dell’azione politica italiana dai seguiti di Helsinki
 

La ricerca si concentra sull'analisi dell'azione politica italiana nel contesto storico della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE) e sulla sua successiva evoluzione nell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). L'obiettivo principale è analizzare in che modo le strategie diplomatiche adottate dall'Italia abbiano contribuito a plasmare l'architettura della sicurezza europea nel suo complesso, nonché il loro ruolo nello sviluppo di modelli di sicurezza cooperativa nell'era post-Guerra fredda.    

Supervisore Prof.  Matteo Gerlini


maspero

Lorenzo Maspero
lorenzo.maspero@edu.unige.it

 

Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: Politiche sanitarie, sussidiarietà e Terzo settore nel post-pandemia: una prospettiva di diritto comparato
 

Il legame tra tutela della salute e organizzazione dei servizi sanitari conosce una profonda rivisitazione a seguito della pandemia da Covid-19 in diversi Paesi europei. Pur essendo l’aggiornamento tecnologico e digitale un elemento di indubbio valore, il cuore pulsante della nuova strategia sanitaria di Italia, Francia, Regno Unito e Germania è rappresentato dalla promozione della dimensione di “prossimità” della cura e dell’assistenza. L’incremento delle fragilità e cronicità rende infatti necessario costruire reti sanitarie integrate che siano vicine ai bisogni patologici, d’acuzie e relazionali del cittadino, affinché la protezione non si esaurisca nella sola risposta ospedaliera. Nell’esperienza italiana – così come, mutatis mutandis, nelle altre esperienze costituzionali sopra citate – il passaggio “dalla centralità dell’ospedale a quella della persona da assistere” non può prescindere dal coinvolgimento degli Enti del Terzo settore attivi sul territorio ed espressione di quell’idea di sussidiarietà che rappresenta il motore immobile della Costituzione. La Missione 6 del PNRR dedicata alla Salute, auspicando “il Servizio sanitario nazionale come parte di un più ampio sistema di Welfare comunitario”, costituisce la base per avviare una estesa attività di “amministrazione condivisa” al fine di concretizzare la inseparabilità dei servizi alla persona da un contesto curativo che rispecchi e promuova il pluralismo etico-sociale dei cittadini.    

Supervisore Prof. Edmondo Mostacci


mocci

Ludovico Mocci Guicciardi

 

Curriculum: Politiche economiche e sociali europee
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: Le sfide strategiche della nuova geopolitica e il potenziale dell’Intelligenza Artificiale per la Comunità Europea di Difesa
 

Il progetto si propone di ricostruire il contesto storico che ha portato al Piano Pleven nel 1950, oltre che la portata di tale piano, che porterà alla firma del Trattato sulla Comunità Europea di Difesa nel 1952.
Si analizzerà poi l'impatto di tale comunità sullo sviluppo successivo dell'idea di una difesa comune europea, sino ad arrivare al presente.
Si propone poi di descrivere l'attuale contesto economico e politico internazionale, al fine di identificare ruolo, sfide e prospettive per l'UE all'interno di uno scenario internazionale sempre più complesso e multipolare.
Infine, si propone di verificare in che modo l’IA possa essere, e sia già, integrata nei sistemi di difesa europei, con particolare focus sulle contributo dell’IA nelle forme di conflitto non militare, ed in particolare la sua capacità di trasformare il ragionamento strategico, e il suo potenziale nell’individuare e contenere fake news, disinformazione e controinformazione nei social media.
   

Supervisore Prof. Enrico Di Bella


notarpietro

Antonio Notarpietro

 

Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: L'europeismo in Sandro Pertini
 

 

 

 

   

Supervisore Prof. Guido Levi 


palombi

Anna Palombi
anna.palombi@edu.unige.it


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università della Valle d'Aosta    


Progetto di ricerca: Alcide De Gasperi, leader politico e Presidente del Consiglio nella costruzione dell’Europa
 

Il progetto si propone di comprendere le complesse vicende avvenute negli anni tra il 1945 e il 1953 che condussero il governo italiano guidato da Alcide De Gasperi all’integrazione europea. L’obiettivo è quello di realizzare uno studio organico e innovativo delle dinamiche sia nazionali che internazionali e di investigare il lavoro svolto dal politico trentino per favorire il processo di unificazione europea letto come modello di un nuovo ordine internazionale pacifico di carattere sovrannazionale. Il focus del progetto prevede l’analisi profonda di tematiche politiche, istituzionali e relazionali tra gli stati membri, quali momenti particolari del processo di integrazione; è altrettanto irrinunciabile lo studio della sfera personale dello statista trentino, grazie alla quale sarà possibile capire le motivazioni primarie delle sue scelte europeistiche come “uomo di frontiera”. Una parte della ricerca è poi indirizzata ad una analisi della posizione di Alcide De Gasperi, quale leader politico italiano, verso le autonomie locali, e nello specifico quella valdostana. 
   

Supervisore Prof. Furio Ferraresi


phd

Maurizio Ratto 
maurizio.ratto@edu.unige.it


Curriculum: Politiche economiche e sociali europee
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: La dimensione ambientale e sociale del turismo, nuove prospettive per una maggiore sostenibilità
 

Il progetto di ricerca consiste nello studio delle pratiche di turismo attualmente più diffuse, di cui verranno analizzati gli effetti prodotti sull’ambiente e sulle società coinvolte.
Saranno dunque valutate le azioni utili a migliorare la sostenibilità all’interno del settore, per fare sì che il turismo porti realmente dei benefici all’interno del territorio in cui si sviluppa, agendo positivamente sulla preservazione dell’ambiente e nei confronti delle persone locali.
Inoltre sarà approfondito il legame presente tra turismo e cambiamento climatico, due realtà strettamente vincolate per cause ed effetti, cercando di capire le conseguenze che il cambiamento provocherà e le risposte che potranno essere adottate da quelle comunità che sono ormai economicamente dipendenti dal turismo.
La misurazione della dimensione ambientale mediante l'uso di indicatori, statistiche e modelli specifici, costituirà un altro aspetto primario da sviluppare; fondamentale per questa parte sarà il periodo di ricerca presso ISPRA, l’ente cofinanziatore del progetto.
In sintesi potremmo dire che l’obbiettivo della ricerca è quello di poter contribuire, seppur in piccola parte, alla promozione di un tipo di turismo differente, che non anteponga il consumo al rispetto dell’ambiente. 
   

Supervisore Prof. Enrico Di Bella 


romanazzi

Ylenia Romanazzi
ylenia.romanazzi@edu.unige.it


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: Emilio Colombo e l'Europa 
 

Colombo si è reso protagonista di una lunga stagione al servizio del bene comune e delle istituzioni democratiche che non ha eguali nella storia repubblicana, rappresentando l’Italia ai massimi livelli nazionali e internazionali , ricoprendo importanti incarichi istituzionali: parlamentare democristiano, sindaco , sottosegretario e responsabile di ministeri cruciali come quello dell’Agricoltura, del Commercio con l’estero, degli Affari Esteri, del  Bilancio, del Tesoro, dell’Industria e delle Finanze; inoltre, è stato presidente del Consiglio dei Ministri(1970-1972) e del Parlamento Europeo(1977-1979).
La sua azione internazionale risulta essere poco studiata, così come la sua formazione politica e culturale sotto la guida di mons. Augusto Bertazzoni, figura fondamentale durante gli anni dell’associazionismo cattolico; inoltre, la presente ricerca si propone di indagare l’impegno profuso da Colombo alla presidenza dell’Unione europea democratico cristiana(1985) e dell’Internazionale democratico-cristiana(1993).
Fondamentali per la sua formazione culturale saranno il pensiero di Alcide De Gasperi e Jacques Maritain, dai quali apprenderà l’importante e necessaria distinzione tra fede e politica, ma non della loro separatezza. Attraverso, dunque, i documenti e le carte custoditi in diversi archivi sarà possibile ricostruire il profilo dello statista  e valutare scientificamente il suo contributo alla Storia d’Italia e d’Europa, lasciando ai posteri importanti moniti e lezioni per il futuro del nostro continente. 
   

Supervisore Prof. ssa Maria Eleonora Guasconi


sulfaro

Mariagrazia Sulfaro
 


Curriculum: Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea
Università degli Studi di Messina    


Progetto di ricerca: I paesi mediterranei e il dibattito sulle commodities agricole della CEE: effetti della liberalizzazione dei mercati tra anni ottanta e novanta 
 

Il progetto di ricerca intende ricostruire, nell’ottica di un’analisi comparativa del ruolo di Italia e Spagna, il dibattito che si è sviluppato intorno al commercio delle commodities agricole nell’ambito della politica agricola comunitaria tra il 1985, con la presentazione del Libro Bianco della Commissione Delors e l’adozione dei programmi integrati mediterranei, ed il 1992, anno della riforma MacSharry e del Trattato di Maastricht. 
In particolar modo si vuole procedere ad un’analisi delle politiche nazionali dei due Paesi e delle istanze che questi hanno portato all’interno della CEE influenzando la costruzione della PAC, e la sua riforma, anche alla luce del dibattito internazionale sulla liberalizzazione degli scambi, di cui il commercio agricolo diventa un asse fondamentale, e che porta alla nascita dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. 
Obiettivo del progetto è dunque quello di esplorare le dinamiche interne alla Comunità europea che ne hanno determinato la postura nei negoziati GATT, così come le posizioni di Paesi particolarmente coinvolti nel dibattito sull’agricoltura. 
   

Supervisori Prof. Angela Villani e Luigi Chiara


torriglia

Matteo Torriglia
matteo.torriglia@edu.unige.it


Curriculum: Politiche economiche e sociali europee
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: Modelli di sviluppo delle comunità periferiche 
 

Lo status demografico della Liguria è studiato da ormai parecchi anni, soprattutto per
quanto riguarda i profilo dell’invecchiamento e dello spopolamento. Questo combinato disposto di invecchiamento e spopolamento contribuisce in maniera determinante a rendere “periferici” i territori, facendo come conseguenza diretta aumentare la concentrazione delle risorse in grandi poli d’attrazione, che definiamo “centri”. La sensazione dei cittadini che rimangono a vivere nelle comunità periferiche è quella di essere stati lasciati indietro, con conseguenze rilevanti sul piano politico, come il sostegno a partiti sovranisti ed euroscettici.
In questo framework teorico le piccole comunità periferiche diventano un laboratorio ideale per l’innovazione nel campo della cooperazione sociale. Essa infatti, nella sua forma a mutualità prevalente e costituita soprattutto come cooperativa di lavoro, ha il potenziale per svolgere la duplice funzione di collante sociale, di rigeneratore economico e di prestatore di servizi laddove lo Stato può risultare carente. 
   

Supervisore Enrico di Bella


vitrani

Maria Grazia Vitrani

 

Curriculum: Governance multilivello e diritti fondamentali
Università degli Studi di Genova    


Progetto di ricerca: L’AI Act tra nuovi scenari ed esigenze di tutela per Pubbliche amministrazioni e PMI  
 

L’Intelligenza artificiale è destinata a trasformare profondamente e velocemente la società, l’economia e il funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Nel tentativo di regolare il fenomeno, il Parlamento europeo nel marzo del 2024 ha approvato l’Artificial Intelligence Act, che si presenta come il primo atto normativo al mondo sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di creare un quadro normativo armonizzato, proporzionato e trasversale. L’AI Act è stato ideato con un approccio basato sul rischio. Il quadro normativo sull’IA prevede una classificazione dei sistemi di IA in base al livello di rischio per le persone (sicurezza, salute, dignità, valori democratici), per le pubbliche amministrazioni (compliance e trasparenza per la tutela della privacy e il corretto svolgimento dei processi amministrativi), per le imprese (chiamate a svolgere processi aziendali attenti alla cybersecurity ed ai profili etici). 
La ricerca ha lo scopo di approfondire le implicazioni etiche e sociali dell’AI Act, individuare case studies d’attuazione del quadro normativo, evidenziare il tipo di formazione richiesta alle pubbliche amministrazioni per l’adeguamento ad algoritmi complessi e alle soluzioni innovative proposte dalle imprese, indicare quali applicazioni e ricadute tali soluzioni potranno avere in ambiti sensibili come sanità, pianificazione dello sviluppo del territorio, interazione con i cittadini.  
   

Supervisore Prof.  Antonello Tarzia

Ultimo aggiornamento 14 Maggio 2025