Programma didattico del curriculum

CRONOPROGRAMMA DELLA DIDATTICA DEL CURRICULUM “STORIA DELL'IDEA D'EUROPA E DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA”

 

Anno

Semestre

Denominazione

Ore

Note

1

Introduzione alla storia dell’idea d’Europa e dell’integrazione Europea

36

Comune con gli altri curricula

1

Introduzione alle politiche economiche e sociali europee

36

Comune con gli altri curricula

1

Introduzione a I diritti fondamentali nello spazio europeo

36

Comune con gli altri curricula

1

Introduzione alla governance multilivello dell’Unione Europea

24

Comune con gli altri curricula

1

Scuola estiva dell’Associazione Universitaria Studi Europei (AUSE)

24

Comune con gli altri curricula

1

Storia del federalismo tra Otto e Novecento

24

 

2

Le relazioni internazionali nell’Europa dell’età moderna (1453-1789)

12

 

2

Storia delle istituzioni europee

18

 

2

L'UE nella storia delle relazioni internazionali

18

 

2

Storia economica e di impresa dell’integrazione

18

 

2

Storia dei partiti europei

18

 

2

Storia dei movimenti per l'unità europea

12

 

2

Storia della politica ambientale europea

18

 

2

Storia delle politiche dell’UE

18

 

2

Storia dell'Europa dell'Est

18

 

2

Storia della politica estera europea e delle relazioni esterne dell’UE

12

 

La didattica del curriculum in “Storia dell’idea d’Europa e dell’integrazione europea” verrà erogata nei primi due anni del dottorato, con quattro insegnamenti (che rappresentano l’introduzione ai temi fondamentali del Dottorato) e la partecipazione alla Scuola estiva Ause comuni con gli altri curricula, seguiti da insegnamenti specifici per gli studenti del curriculum. 

Insegnamenti comuni con gli altri curricula:

Introduzione alla storia dell’Europa e dell’Integrazione Europea 
Anno: 1° (1° semestre) 
N. ore: 36

Questo insegnamento offre un'introduzione approfondita alla storia dell'Europa e all'integrazione europea, esplorando le radici storiche, politiche e culturali che hanno plasmato l'Europa odierna. Gli studenti avranno l'opportunità di comprendere come gli eventi storici, quali le due guerre mondiali, la guerra fredda e la caduta del muro di Berlino, abbiano contribuito all'evoluzione dell'Unione Europea. Si discuteranno anche i fattori che hanno favorito l'integrazione economica e politica tra gli Stati membri e le sfide che l'UE affronta attualmente.

Il corso copre un ampio arco temporale, iniziando dalle origini dell'Europa moderna e passando attraverso le tappe fondamentali della costruzione europea, come la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), la firma dei Trattati di Roma, l'Atto Unico Europeo, il Trattato di Maastricht, fino ad arrivare al presente. Attraverso lezioni, letture, dibattiti e analisi di documenti storici, gli studenti acquisiranno una solida conoscenza delle dinamiche storiche che hanno portato alla formazione dell'Unione Europea e delle istituzioni che la compongono. Il corso mira a fornire agli studenti gli strumenti per comprendere il contesto storico e politico dell'Europa e per valutare criticamente le implicazioni dell'integrazione europea sulle società e le politiche nazionali. 

La valutazione della preparazione acquista dai dottoranti avverrà tramite esame finale scritta e preparazione di una relazione da presentare ai docenti dell’insegnamento.

Introduzione alle politiche economiche e sociali europee 
Anno: 1° (1° semestre) 
N. ore: 36

L’insegnamento è pensato per fornire una panoramica approfondita delle principali politiche economiche e sociali dell'Unione Europea. Il corso esplora le basi teoriche e i contesti storici delle politiche, analizzando gli obiettivi, i meccanismi e gli effetti delle iniziative dell'UE sulle economie e le società degli Stati membri.

Gli studenti avranno l'opportunità di comprendere il funzionamento delle politiche economiche dell'UE, come il mercato unico, l'unione monetaria, la politica di coesione e la politica agricola comune. Il corso copre anche temi riguardanti le politiche sociali dell'UE, tra cui l'occupazione, l'istruzione, la protezione sociale, la salute e l'uguaglianza di genere. Inoltre, verranno affrontate le sfide e le opportunità legate all'attuazione di queste politiche, come il bilancio dell'UE, le priorità politiche, la governance economica e la cooperazione tra Stati membri. Il corso prevede anche la discussione su questioni emergenti e future, come la digitalizzazione, la transizione energetica e la resilienza economica e sociale. Attraverso una combinazione di lezioni, discussioni, casi di studio e analisi di documenti e dati, gli studenti svilupperanno una solida comprensione delle politiche economiche e sociali europee e delle loro implicazioni per le nazioni e i cittadini dell'Unione.

La valutazione della preparazione acquista dai dottoranti avverrà tramite esame finale scritta e preparazione di una relazione da presentare ai docenti dell’insegnamento.

Introduzione a I Diritti fondamentali nello spazio europeo 
Anno: 1° (1° semestre) 
N. ore: 36

L’insegnamento è incentrato sulle principali questioni che caratterizzano la progressiva affermazione di un ruolo delle giurisdizioni sovranazionali in materia di diritti fondamentali e l’interrelazione non sempre lineare con il ruolo giocato dagli Stati nazionali. In primo luogo, il corso mira a mettere a fuoco le caratteristiche peculiari e il ruolo giocato da ciascuna giurisdizione (nazionale, europeo comunitaria, convenzionale) nell’opera di promozione e tutela delle libertà fondamentali, per poi passare ad analizzare le possibili interazioni tra le tre sfere giuridiche menzionate da un punto di vista prettamente dinamico, dando altresì adeguato rilievo alla prospettiva del loro sviluppo diacronico.

Al termine del corso lo studente saprà indicare con sicurezza e precisione il ruolo svolto dalla giurisdizione nazionale e dalle due giurisdizioni sovranazionali nell’opera di promozione e tutela delle libertà fondamentali e sarà in grado di analizzare compiutamente le interrelazioni tra di esse. Lo studente saprà inoltre comprendere e analizzare con sicurezza le dinamiche delle relazioni inter-ordinamentali e individuarne le conseguenze per la garanzia in concreto dei diritti e delle libertà costituzionali.

Introduzione alla governance multilivello dell’Unione Europea 
Anno: 1° (2° semestre) 
N. ore: 24

L’insegnamento mira a fornire una panoramica dettagliata della struttura, delle funzioni e delle interazioni tra le istituzioni europee e gli Stati membri. Gli studenti acquisiranno conoscenze sulle dinamiche del sistema decisionale europeo e sulla divisione delle competenze tra i vari livelli di governance. Il corso coprirà i seguenti argomenti chiave:

  1. Cenni storici dell'Unione Europea e le motivazioni alla base della sua creazione.
  2. Le principali istituzioni dell'UE, tra cui Commissione, Consiglio, Parlamento e Corte di Giustizia.
  3. Il concetto di sussidiarietà e come viene applicato nella distribuzione delle competenze tra l'UE e gli Stati membri.
  4. Il ruolo delle regioni e delle autorità locali all'interno della governance europea.
  5. Le politiche e i programmi dell'UE e il loro impatto sulle politiche nazionali e regionali.
  6. Il processo decisionale all'interno dell'UE, tra cui la codecisione, la cooperazione rafforzata e le procedure di comitatologia.
  7. La partecipazione dei cittadini europei nella governance dell'UE, come il diritto di iniziativa e il dialogo tra le istituzioni e la società civile.
  8. I meccanismi di controllo democratico e le sfide attuali in materia di trasparenza e responsabilità.

Attraverso lezioni, discussioni e analisi di casi, gli studenti saranno in grado di comprendere la complessità della governance multilivello dell'UE e di sviluppare una consapevolezza critica delle principali sfide e opportunità che ne derivano per gli Stati membri, le regioni e i cittadini europei.

La valutazione della preparazione acquista dai dottoranti avverrà tramite esame finale scritta e preparazione di una relazione da presentare ai docenti dell’insegnamento.

Scuola estiva dell’Associazione Universitaria Studi Europei (AUSE) 
Anno: 1° (2° semestre) 
n. ore: 24

Dal 1997 l'AUSE organizza annualmente una Scuola estiva dedicata all'approfondimento e alla discussione di contributi di ricerca realizzati da studiosi universitari in materie europee. L'obiettivo della Scuola estiva è quello di permettere agli studiosi dei temi dell'integrazione europea di discutere tra loro i risultati delle rispettive ricerche, favorendo in questo modo lo scambio di idee e opinioni tra gli studiosi. L'appuntamento annuale è anche l'occasione in cui i membri dell'Associazione pianificano progetti di ricerca comuni e altre iniziative di approfondimento delle tematiche comuni. Le aree tematiche della scuola estiva sono le seguenti:

  • Storia
  • Economia
  • Diritto
  • Scienze politiche

Insegnamenti specifici del curriculum in “Storia dell'idea d'Europa e dell'integrazione europea”:

Storia del Federalismo tra Otto e Novecento 
Anno: 1° (2° semestre) 
N. ore: 24

Il corso si propone di approfondire la Storia del federalismo in età contemporanea dal punto di vista della Storia del pensiero politico e delle istituzioni, della Teoria dello Stato. 
A partire dal Federalist, dalla Convenzione di Filadelfia e dallo sviluppo del modello costituzionale USA tra Otto-Novecento, si passerà all’esame dell’elaborazione teorica sul federalismo e delle sue applicazioni concrete. 
Si farà riferimento alla diffusione del federalismo in America latina, alle sue caratteristiche a seguito dell’indipendenza. In Europa, dopo le riflessioni di Kant, si analizzerà il dibattito sul federalismo in Francia, nella fase della Rivoluzione e nell’Ottocento (Saint-Simon, Lemmonier, Proudhon), in Italia, con particolare riferimento a Carlo Cattaneo e al processo di unificazione nazionale tra spinte centraliste, confederali e federali. Attenzione sarà prestata all’esperienza costituzionale svizzera, nel suo passaggio a un ordinamento compiutamente federale, ai contesti austro-ungarico e tedesco, in cui il dibattito sul federalismo fu assai vivo, con le esperienze prima della Confederazione del Reno e della Confederazione germanica e poi la nascita, nel 1871, dell’Impero di natura federativa. 
Per il ‘900, si partirà dalla nuova declinazione del federalismo tedesco con Weimar, dal dibattito nell’area socialista e dall’esperienza sovietica. Il caso dell’Impero britannico è importante per l’applicazione del federalismo ai Dominion (Canada, Australia, Sudafrica), in India, Birmania, Malesia, Nigeria, Federazione della Rhodesia e del Nyasaland. La Gran Bretagna, tra le due guerre, vede anche il contributo del movimento Federal Union. 
Il corso esaminerà, inoltre, il federalismo europeo nel ‘900, a partire dagli scritti di Einaudi, dalle iniziative di Coudenhove-Kalergi, dal Manifesto di Ventotene (A. Spinelli, E. Rossi), dal contributo di altre personalità e dei diversi movimenti europeisti, dal funzionalismo di Monnet, fino al dibattito sul federalismo mondiale.


Modalità di verifica: 
Esame orale

Le relazioni internazionali nell’Europa dell’età moderna (1453-1789) 
Anno: 2° (1° semestre) 
N. ore: 12

Le relazioni internazionali nell'Europa dell'età moderna (1453-1789) sono state caratterizzate da conflitti e alleanze tra le diverse nazioni europee. Il sistema politico internazionale era basato su una logica di equilibrio delle potenze, in cui ogni stato cercava di mantenere il proprio potere e la propria influenza sulla scena internazionale. 
Durante questo periodo, molte guerre hanno segnato la storia europea, come la Guerra dei Trent'anni, la Guerra di Successione spagnola e la Guerra dei Sette anni. Tuttavia, le relazioni internazionali non erano solo segnate da conflitti, ma anche da cooperazione e scambio culturale. 
Le corti europee ospitavano diplomatici di diverse nazioni e le capitali europee erano luoghi di incontro per ambasciatori e rappresentanti di governi stranieri. Questi incontri hanno consentito la creazione di alleanze, di accordi commerciali e culturali, e lo scambio di informazioni e idee. 
Inoltre, le grandi potenze europee spesso facevano uso del matrimonio per consolidare le proprie alleanze e rafforzare il proprio potere. Matrimoni tra monarchie di diverse nazioni erano spesso utilizzati come strumento diplomatico per creare alleanze e legami familiari tra le diverse case regnanti. 
L’obiettivo del corso è di analizzare il periodo tra il 1453 e il 1789 e di esaminare come si sono sviluppate le relazioni internazionali tra gli stati europei. Verranno considerati sia i numerosi conflitti che hanno segnato la storia europea, sia l'invenzione dei rapporti diplomatici stabili, sia i tentativi di costruire relazioni pacifiche attraverso l'utilizzo di trattati.


Modalità di verifica: 
Esame orale 

Storia delle Istituzioni europee
Anno: 2° (1° semestre) 
N. ore: 12

Il modulo di insegnamento seminariale per il I anno del dottorato in Studi europei intende fornire agli studenti alcuni elementi fondamentali per impostare successive linee di ricerca incentrate sul problema non tanto del funzionamento delle Istituzioni delle Comunità/Unione quanto sulla loro capacità di evolvere e strutturarsi in maniera autonoma e relativamente indipendente rispetto agli elementi di partenza che ne costituirono la base di creazione.
Particolare attenzione verrà data alle modificazioni della Commissione europea, sempre in rapporto dialettico con i governi degli Stati membri ma anche in maniera spesso rappresentativa di autonomia progettuale, indipendenza istituzionale e reazione alle limitazioni operative imposte dai trattati esistenti.
Altro aspetto, in questa prospettiva, è rappresentato dalla pressione che le diverse crisi internazionali hanno imposto alle istituzioni stesse (e in particolare alla Commissione esecutiva delle Comunità europee) favorendo una maturazione delle posizioni politiche al suo interno nonché una dialettica con le altre Istituzioni delle Comunità/Unione. 

Modalità di verifica: 
Esame orale  

L’UE nella storia delle relazioni internazionali 
Anno: 2° (1° semestre) 
N. ore: 18

Il processo di costruzione di una politica estera dell’Unione Europea è stato lungo e faticoso e ancora oggi lontano dalla sua conclusione. L’obiettivo dell’insegnamento è quello di ricostruire i momenti di svolta e i progetti che hanno contraddistinto i numerosi tentativi di costruire una politica estera europea, inserendoli nel più ampio contesto internazionale. Verranno dunque analizzati il piano Fouchet, la creazione della Cooperazione Politica Europea con i suoi successi e fallimenti, la nascita della PESC e il passaggio alla PESD, fino all’istituzione del Servizio europeo per l’azione esterna.

Modalità di verifica: 
Esame orale

Storia economica e di impresa dell’integrazione  
Anno: 2° (1° semestre) 
N. ore: 18

l corso si propone di studiare, in una prospettiva storica di lungo periodo, l’approccio ai problemi economici delle istituzioni europee e dei principali attori che, sin dagli esordi, avevano contribuito ad arricchire il dibattito sul processo di unificazione, non senza indagarne le logiche politiche e le premesse culturali sottostanti.La valutazione avverrà tramite esame finale scritto e, nello specifico, attraverso la stesura di una relazione sugli argomenti trattati. 

Modalità di verifica: 
Esame orale

Storia dei partiti europei      
Anno: 2° (1° semestre) 
N. ore: 18

Nel 1953, all’interno dell’Assemblea comune della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), si costituirono i gruppi parlamentari democratico-cristiano, socialista e liberale. Si trattò della prima espressione dei partiti politici europei, che inizialmente si presentarono in forma di partiti parlamentari. Negli anni successivi si strutturarono il gruppo gollista, poi quelli comunista e conservatore, e quindi i gruppi dei verdi, dei nazionalisti e degli euroscettici, e la loro importanza sarebbe cresciuta nel tempo grazie al progressivo incremento delle competenze del Parlamento Europeo. All’appropinquarsi della scadenza dell’elezione diretta del Parlamento europeo presero quindi forma i partiti europei, a cominciare dal Partito Popolare Europeo e dalla Federazione dei partiti liberali e democratici europei. Il corso ripercorre la loro genesi e il loro sviluppo dalle origini sino ai nostri giorni, soffermandosi in particolare sui programmi, sui leader e sulla loro visione dell’Europa. Modalità di verifica: Il corso prevede una verifica finale orale della durata di 15-20 minuti, nella quale il dottorando dovrà dimostrare di sapersi orientare non solo nei contenuti del corso, ma anche nella storiografia internazionale esistente. 

Storia dei movimenti per l’unità europea      
Anno: 2° (1° semestre) 
N. ore: 12

Negli ultimi anni la storiografia dell’integrazione europea ha allargato i suoi campi d’indagine anche a quei soggetti non istituzionali che hanno contribuito al processo di costruzione europea. In quest’ambito un ruolo privilegiato hanno svolto i movimenti per l’unità europea: dall’Unione Europea dei Federalisti allo United Europe Movement, dalla Lega Europea di Cooperazione Economica all’Unione Parlamentare Europea, poi coordinati dal Movimento Europeo. Un ruolo di precursore ha svolto inoltre dal Movimento Paneuropeo di Richard Coudenhove-Kalergi. Il corso mira a ripercorrerne la storia, ad approfondire l’attività dei loro leader (Albertini, Brugmans, Churchill, Coudenhove-Kalergi, Marc, Rossi, Spinelli, Van Zeeland per citare solo quelli più noti), a riflettere sui rapporti tra movimenti, partiti e governi dei Paesi membri dell’Unione Europea. VERIFICA FINALE: Il corso prevede una verifica finale orale della durata di 15-20 minuti, nella quale lo studente dovrà dimostrare di sapersi orientare non solo nei contenuti del corso, ma anche nella storiografia internazionale esistente. 

Storia della politica ambientale europea     
Anno: 2° (2° semestre) 
N. ore: 18

Il corso intende fornire una panoramica storica degli sviluppi della politica ambientale della Comunità europea dagli anni Settanta e quindi dell’Unione europea sino ad oggi, rivolgendo una particolare attenzione alle principali azioni e iniziative avviate e nell’ambito delle sfide e delle emergenze internazionali progressivamente manifestatesi. Analizzando attori, processi e programmi messi in campo dall’Unione europea il corso intende soffermarsi specificamente sul ruolo di istituzioni, agenzie specializzate, organizzazioni intergovernative, nongovernative, attori sociali e politici attivi per la tutela dell'ambiente per poi concentrarsi sull'evoluzione e sulla dimensione internazionale della politica ambientale dell’Unione europea nonché sul contributo effettivo e potenziale della stessa Ue alla global governance ambientale e alla politica climatica globale. Particolare attenzione sarà dedicata ad una prospettiva ecologica e di storia dell’ambiente coniugata con lo sviluppo della storia delle relazioni internazionali e delle diverse visioni e tendenze e proposte politiche volte a promuovere la sostenibilità ambientale e riforme istituzionali ritenute idonee per la gestione delle risorse ambientali. 

Modalità di verifica: 
Esame orale  

Storia delle politiche dell’UE    
Anno: 2° (2° semestre) 
N. ore: 18 

Il corso ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza del processo di integrazione attraverso le sue politiche. Verranno analizzate le principali politiche comuni nel loro svolgimento diacronico e sulla base del livello della sovranità condivisa. Tra le principali politiche, verranno analizzate la politica commerciale e la politica agricola, le prime a trovare la luce nella Comunità europea e, al contempo, anche quelle che hanno raggiunto il massimo livello di sovra-nazionalità. Verrà proposta anche un’analisi approfondita della politica di informazione e comunicazione, voluta da Jean Monnet con la nascita della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952), ritenuta fondamentale per la creazione di una vera e propria cittadinanza europea. Verranno inoltre approfondite le politiche di parità di genere e di inclusione. Verrà analizzato il rapporto tra politiche interne e politiche esterne, la ricaduta internazionale di scelte prevalentemente europee e il fondamentale ruolo delle politiche nelle relazioni con i paesi terzi, delle quali verrà approfondita in particolare la politica agricola comune, in relazione ai temi della cooperazione, dell'allargamento, della sicurezza alimentare, così come la politica commerciale, attraverso la quale la Cee/Ue sono state in grado di mantenere relazioni spesso neo-coloniali con le ex colonie degli stati membri. 

Modalità di verifica: 

Esame orale  

Storia della politica estera europea e delle relazioni esterne dell’UE
Anno: 2° (2° semestre) 
N. ore: 18 

Il modulo di insegnamento intende fornire alcuni elementi fondamentali per comprendere come la politica estera dell’Unione Europea in termini di strumenti istituzionali, di obiettivi e di strategie sia stata storicamente il risultato del concorso degli interessi nazionali degli stati membri da un lato, e delle opportunità e vincoli posti dall’evoluzione del sistema internazionale dall’altro. Inoltre, l’insegnamento analizzerà come l’Unione Europea abbia contribuito allo sviluppo e all’evoluzione del processo di organizzazione internazionale a livello universale, regionale e interregionale. In particolare, verranno prese in considerazione le relazioni tra UE e sistema ONU, la politica dell’UE per la promozione del regionalismo, e le relazioni tra l’UE e alcune organizzazioni regionali e interregionali in Africa, Asia e America Latina.  

 

Storia dell’Europa dell’Est  
Anno: 2° (1° semestre) 
N. ore: 18

Le lezioni sulla storia dell’Europa dell’Est intendono fornire una panoramica sull’evoluzione della dimensione orientale del Vecchio continente, che durante la guerra fredda coincideva con i Paesi del blocco sovietico, ma che a seguito del quinto ampliamento dell’UE riguarda quell’area tanto delicata quanto conflittuale collocata tra i confini dell’Unione e quelli della Federazione russa. Sia l’una sia l’altra visione orientale hanno coinvolto politicamente ed economicamente l’Unione europea, determinando la programmazione di politiche specifiche, quale quella di vicinato con le sue successive declinazioni. Un dottorato di Storia dell’integrazione europea non può prescindere da questi temi e dalla conoscenza della letteratura scientifica sul tema.

Modalità di verifica: 
Esame orale